Una Vita Nuova

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UNA VITA NUOVA

drammaturgia Giovanna Scardoni

con Francesca Botti e Lorenzo Monguzzi

regia Stefano Scherini

luci e scene Michele Mescalchin

musiche di scena Lorenzo Monguzzi

suono Piero Chinello

video Matteo Stocco

produzione Eumek sas

        “Tanto gentile e tanto onesta pare
        la donna mia quand’ella altrui saluta,
        ch’ogne lingua deven tremando muta,
        e li occhi no l’ardiscon di guardare.”

 

La protagonista principale dello spettacolo Una Vita Nuova è Chiara Cerchi, una professoressa di lettere. Preparando e poi spiegando ai suoi allievi l’opera giovanile di Dante Alighieri, Chiara approfondisce il rapporto con i versi e con la prosa del Sommo Poeta. Li accoglie in sé in modo così intimo e così potente da compiere nella sua stessa vita un grande cambiamento, soprattutto grazie all’incontro con il centro primo dell’opera dantesca: Amore.

Per Dante infatti, lo sappiamo dalla Commedia, “Amore muove il sole e le altre stelle” ed è trattato, secondo i codici dell’amor cortese, come “il Signore della propria esistenza”, così lo definisce Dante stesso; come a dire che nessuno, anche volendo, può sottrarsi a quest’esperienza rivoluzionaria che riempie di senso la vita.

Per tutta la durata dello spettacolo quindi, in scena accanto a Chiara c’è Amore che si esprime con musica canto e poesia.

Chiara dal principio non riesce però a percepire la sua presenza.

Del resto la parola poetica, il solo linguaggio oltre alla musica con cui nello spettacolo Amore comunica, non è logica, naviga in un mondo sotterraneo e oscuro, nelle stesse viscere della protagonista, che per paura o incapacità, inizialmente non ne capisce il senso o addirittura lo rifiuta. Tuttavia Amore è inflessibile, è implacabile e infatti, oggi come ai tempi di Dante, si riaffaccia con determinazione nella vita di ciascun essere umano.

Vuole essere ascoltato.

Lo spettacolo Una Vita Nuova procede dunque come l’intimo diario di vita, personalissimo e tenero, di una professoressa sola che vive nel proprio bilocale alla periferia di una grande città, nel “solingo luogo di una mia cameretta” direbbe Dante in Vita Nova.

Si tratta di un diario che segue tuttavia le tappe più comuni dell’umano sentire: l’abbandono, la solitudine, la frustrazione per la mancanza di un amore, la paura e la rabbia per la propria condizione. Per poi evolversi, parallelamente all’opera dantesca: come il giovane Poeta, Chiara comprende infatti che è proprio l’arrivo, inaspettato e forse temuto, di Amore nella propria vita che trasforma la vita stessa.

Che apre ad una prospettiva più ricca: la conoscenza e l’accettazione di sé.

Dal buio e dall’oscurità in cui la strada è perduta, alla luce che promette bellezza e permette di uscire fuori. Di sbagliare e di riprovare ancora.

Note di regia.

Per la regia di Una Vita Nuova di Giovanna Scardoni ho voluto ricostruire scenicamente il percorso che l’autrice fa compiere alla sua protagonista, Chiara Cerchi. La chiude nell’interno di una piccola casa anonima e ristretta, popolata solo dai suoi desideri e dalle sue frustrazioni professionali e sentimentali. Chiara è però molto di più, abita gli spazi con un’ansia di fuga e di altrove che, verrebbe da dire suo malgrado, ritrova nella Vita Nova di Dante e nella presenza di Amore. Ho voluto che Lorenzo Monguzzi, che di Amore è interprete, fosse per il pubblico sempre presente anche se impalpabile per Chiara: illuminato da una luce diversa che lo colloca in un altro spazio pur nella prossimità a Chiara, la condiziona con la sua presenza fatta di musica e apparizioni oniriche, la costringe a muoversi, ad agire. Ho impostato la scenografia attorno ad un grande wall di monitor che si popola di presenze video: innanzitutto Chiara in casa sua, evanescente, sempre uguale e pure diversa, agisce in una ripetizione di sé stessa senza mai afferrarsi; poi la presenza della Terapeuta, anche lei in video, eco delle tante videoconferenze a cui la contingenza della pandemia ci ha abituato. Gli spazi sui monitor divengono per Chiara specchi in cui cercare di guardarsi, in cui provare a mettersi a fuoco, senza però riuscirci. Solo nel finale, fuori da sé e aperta al mondo, fuori dai suoi angusti spazi, solo dopo aver riconosciuto ed abbracciato Amore, riuscirà a vedersi.

Durata: 1ora e 15 min circa.

UNA VITA NUOVA

 

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