Electroshow

di e con
Francesca Botti
Regia
Loredana Bugatti

“Da cosa nasce cosa / fatto per cui / una volta messi al mondo
bisogna far qualcosa/ e ogni cosa è uguale in fondo.
Ma chi nessuna cosa fa, / nessuna cosa avrà: Ahaaaaaa!…”
Aldo Palazzeschi

 

 

 

La società moderna bombarda i cittadini delle sue metropoli con continui messaggi che vogliono indicare la giusta via da seguire per la realizzazione personale.
Gli slogan pubblicitari, le riviste, la tv, la radio, le chiacchere da bar fanno da guida ai nostri desideri.
Con uno stile grottesco ed evocando il cabaret degli anni ’20, “ELECTROSHOW” fotografa questa situazione. Ridicolizza gli esseri umani che, persi in questi comandamenti, assomigliano sempre più a dei fantocci.
In scena due universi, due personaggi, in fondo due volti della stessa medaglia: quello maschile con la sua smania di potere, di denaro e di autocelebrazione; quello femminile con il suo bisogno di mostrarsi, apparire e piacere. Entrambi desiderosi d’essere amati e ascoltati, entrambi presi nel vortice del successo che svela all’ultimo un vuoto, una solitudine, anche una pazzia.

“Electroshow” ha partecipato al concorso “Scenario 2009” ed è arrivato in semifinale.
Ha debuttato al “Festival Anteprima 89” presso il “Teatro Spazio 89” di Milano il 04 maggio 2010.

Ringraziamenti:
Arci Pessina di Chiaravalle e Associazione Culturale “Trillino Selvaggio”, Cristina Ferrari, Angelo Mengoli, Morris Ferrè, Mirko Medda, Gema Snc, Massimo Gambarutti, Alessandro Mercurio, Francesco Campanozzi, Arianna Franco, Giorgio Mangano, Francesco Speri, Davide Gasparetti.

“Non si può intimamente ridere se non dopo aver fatto un lavoro di scavo nel dolore umano”.

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