h.19 meno 5 min.

locandina

di e con
Francesca Botti
al pianoforte Marco Olivieri
Regia Chiara Tietto

 

 

Sono associazioni.

Indubbiamente.

E sto tentando di darci un senso,

una logica e metti che l’ho pure trovata

ma è del tutto personale.

Quindi la storia… non c’è.

Lascio queste parole alla musica.

Parole mie e che a me piacciono.

Note che ricordano.

Si può dire che è notti e giorni.

Si può dire che è città e stanze.

Si può dire che è poesia e racconto.

Si può dire…”

 

 

Dall’incontro di Francesca Botti con Milano, città nuova e caotica, e dalla passione per il mestiere duro e affascinante di attrice, nasce questo spettacolo. E’ una sfida, un’urgenza, rappresenta la voglia di uscire allo scoperto da sola e alla propria maniera.

Libere associazioni attraverso un sottile filo emotivo e di ricordi divengono drammaturgia, con un linguaggio semplice e discorsivo. Sullo sfondo le atmosfere comuni a testi di autori vicini e amati dall’interprete, che diviene in primo luogo autrice. I colori sono quelli della notte, della luna e delle strade affollate. Il tutto, nell’intento, con leggerezza.

“’h.19 meno 5min’ è un monologo lungo un’ora, assemblato su ricordi, atmosfere, luci, temi sfuggenti e malinconici, sottilmente romantici smaccatamente personali…La cornice è Milano…Milano però è un contenitore di scelte del tutto personali. I ricordi di un’esperienza da barista, o i marciapiedi affollati, le notti al parco o quelle perse sulla tangenziale, i tram affollati o i pub da ragazzi: sono i flash che si mescolano ai brani d’autore amati dall’attrice . I fermo immagine sui rumori della città s’alternano ai lunghi piano sequenza nelle strade della metropoli…Scanzonato, predicatorio sottilmente a vanvera e un po’ cinico, Ne sentiamo l’odore e le premesse.”

Recensione di S. Azzoni – giornalista de “L’Arena” di Verona.

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