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CIARLATANI – Mestre
21 Febbraio ore 19:30 - 21:30
CIARLATANI
di
Pablo Remón
traduzione italiana di
Davide Carnevali da Los Farsantes
con
SILVIO ORLANDO
e con (in o.a.)
Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi
regia PABLO REMÓN
scene Roberto Crea, luci Luigi Biondi | costumi Ornella e Marina Campanale
assistente alla regia Raquel Alarcón | direttore di scena Luigi Flammia
datore luci Federico Calzini | fonico Gianrocco Bruno
sarta Piera Mura | consulenza amministrativa Teresa Rizzo
management Vittorio Stasi | direzione generale Maria Laura Rondanini
produzione Cardellino srl
in coproduzione con Spoleto Festival dei Due Mondi – Teatro di Roma / Teatro Nazionale
ciarlatani
1. agg. colloq. Chi finge ciò che non è o non sente.
2. n. e f. desus. Attore di teatro, specialmente di commedie
1.-
“Ciarlatani” racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro.
Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare.
Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera.
Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo.
2.-
“Ciarlatani” sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari.
Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio.
Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi.
L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che “Ciarlatani” sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica.
3.-
Infine, “Ciarlatani” è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione.
Pablo Remón
SPETTACOLO CHE HA DEBUTTATO IL 5-6-7-8 LUGLIO 2023